LA BELLEZZA DELLE STAGIONI, è tratto da un testo teatrale per ragazzi di Marisa Tisti, rielaborato per i nostri temi dell’anno, nasce quindi da uno studio e un lavoro sull’interpretazione personale di ciò che un’immagine reale trasmette a livello emotivo: ad esempio il colore e le sensazioni a questo associato, il processo d’immedesimazione si complica e diventa dall’Oggetto al Soggetto.
L’emozione e l’interpretazione fanno da padroni in questa rappresentazione che è comunque incorniciata da un contesto leggero e frivolo.
Attività oratori
Mostra in Oratorio
L’Oratorio è… “la Società dell’Allegria”. In occasione della “Settimana dell’Educazione”, offriamo a tutta la comunità uno strumento per tornare alle “radici” dell’Oratorio: una Mostra che ci presenta l’esperienza di san Giovanni Bosco e del suo Oratorio.
«Noi facciamo consistere la santità nello stare molto allegri». Questo motto di don Bosco è il cuore pulsante della mostra dedicata a lui e al “suo” oratorio.
«Questa è la mia casa» è l’iscrizione che campeggia sulla porta della povera casa di san Giovanni Bosco ai Becchi in Piemonte, a una ventina di chilometri da Torino. Può sembrare una frase banale, per indicare le quattro mura dove è nato e vissuto per i primi anni. In realtà queste parole dicono tutta la semplicità con cui si sono svolti i fatti miracolosi di una vita toccata dal Mistero in modo straordinario. Ed è proprio qui il miracolo: nella quotidianità di rapporti familiari è nata la storia del “saltimbanco” che diventò sacerdote e abbracciò migliaia di giovani in tutto il mondo.
L’oratorio. Tutto nella vita dell’oratorio, il luogo dove radunava i suoi giovani amici, girava intorno alla Santa Eucaristia e alla Confessione. Questo punto centrale sarà la nota dominante che emergerà nel raccontare quello che don Bosco ha vissuto insieme ai suoi ragazzi e come sia stato determinante anche nel modo di porsi davanti a tutto e a tutti, dai politici agli ecclesiastici, dagli imprenditori ai poveri. Per don Bosco la cosa più importante era il desiderio di felicità che muoveva ogni singolo gesto e bisogno, e la consapevolezza che l’Eucaristia fosse l’unica risposta capace di rendere più umana la vita anche dei giovani.